Xavier Bueno, nasce a Vera de Bidasoa (Spagna) nel 1915, e scomparve a Fiesole (Fi) il 17 luglio del 1979.La formazione.Frequenta dapprima l‘Accademia di S. Fernando a Madrid e quindi prosegue gli studi a: Ginevra, dove esordisce nel 1937 con una personale, esponendo opere caratterizzate da un forte Realismo spagnolo; ed a La Grand Caumiere di Parigi, allievo di Diase Blanquet Il Realismo.Negli anni Quaranta insieme al fratello Antonio, a Sciltian e Annigoni partecipa al gruppo Pittori Moderni della Realtà. La sua pittura si caratterizza, dagli anni Cinquanta in poi, per un Realismo di forte contenuto sociale a volte con accenti patetici.Quasimodo.Scrive Salvatore Quasimodo: “Un‘attenzione particolare meritano le nature morte di Bueno sollevate nello spazio senza fondo, in cui gli spessori sono creati dal ritmo degli oggetti, sottratti ad una assenza metafisica”.I suoi soggetti .I soggetti maggiormente presi in considerazione sono rappresentati da immagini sofferenti e malinconiche di donne e bambini. La sua opera si ispira ai dipinti di Goya e di Delacroix.Le sue tecniche.Utilizzò tecniche tradizionali, tecnica mista di olio e sabbia su tela.Importanti opere e Personali.Tra le tele più note ricordiamo “Il guerrigliero morto”. Personali: Galleria Il Vaglia a Firenze, Rotta di Genova. Il Vertice di Milano, La Bussola di Torino, Museo di Piacenza Quasimodo.Scrive Salvatore Quasimodo: “Un‘attenzione particolare meritano le nature morte di Bueno sollevate nello spazio senza fondo, in cui gli spessori sono creati dal ritmo degli oggetti, sottratti ad una assenza metafisica”.I suoi soggetti .I soggetti maggiormente presi in considerazione sono rappresentati da immagini sofferenti e malinconiche di donne e bambini. La sua opera si ispira ai dipinti di Goya e di Delacroix.Le sue tecniche.Utilizzò tecniche tradizionali, tecnica mista di olio e sabbia su tela.Importanti opere e Personali.Tra le tele più note ricordiamo “Il guerrigliero morto”. Personali: Galleria Il Vaglia a Firenze, Rotta di Genova. Il Vertice di Milano, La Bussola di Torino, Museo di Piacenza. |