Enrico Manera nasce a Asmara,1947.Ha partecipato alla Quadriennale di Roma 1996 e alla Biennale di Venezia.La caparbietà con cui Enrico Manera porta avanti il suo lavoro e la notevole incidenza che assume la sua opera all‘interno delle vie consolidate della cultura collettiva rappresentano una vitalità particolare nel contesto del complesso panorama dell‘Arte Italiana; la sua generosità coloristica,la sua inattaccabile positività, il suo umore libero e scevro da ogni compromesso, la sua cifra stilistica popolare lo differenziano dagli altri, lo rendono un ottimo osservatore e un profondo conoscitore, come sottolinea Duccio Trombadori, della comunicazione globale. E‘ naturale definirlo un ricercatore infaticabile, uno studioso che tende a fare uso di tutti gli strumenti possibili che il sapere, il suo sapere, gli mette a disposizione per investigare, progettare e creare; tutto nelle sue mani diventa fonte di attrazione, curiosità, riflessione e rielaborazione. Di fatti, quelle enormi accensioni, quei tratti che tendono ad annullare e a interrogare la rigidità consolidata di alcuni simboli del potere comunicativo diventano intriganti e affascinanti quesiti che il ricercatore più attento pone alla storia, o ricordando la lezione di Benedetto Croce, alla storiografia ufficiale.